U sè

La scalinata

È possibile ammirare uno dei più suggestivi scorci del paese da qui, dall’alto di questa scalinata che un tempo era l’unica via da percorrere per scendere verso Basaluzzo e Francavilla Bisio.
Questa strada declinava molto più dolcemente rispetto a come è ora, per fare transitare carri bestia-me e merci, collegamento tra la campagna e il centro abitato del paese che all’epoca si estendeva quasi interamente intorno alla chiesa di San Martino e al castello Spinola.

Origine del nome

La tradizione narra che già all’incirca mille anni fa la scalinata del Sé venisse chiamata con lo stesso nome con il quale è nota oggi; in proposito non sono stati trovati documenti, il nome può derivare semplicemente dall’abbreviazione della parola “sentrè” (sentiero) – U sé, mentre per la tradizione orale si narra che sul far del vespro quando i contadini facevano ritorno in paese e già stanchi dal lavoro nei campi dovevano affrontare ancora la ripida scalinata mormoravano “Agnuma a sè”, che sta a significare “ne abbiamo abbastanza” ovvero “siamo stanchi”.

Battaglia di Novi del 1799

“U sé” è stato teatro di un durissimo scontro avvenuto il 15 agosto 1799 e conosciuto come la "battaglia di Novi". I libri di storia ci raccontano che una delle ultime fasi della battaglia avvennero proprio qui: le truppe francesi erano in ritirata in direzione del forte di Gavi, ma ignoravano che la via di fuga era esposta al tiro di fuoco dei tiratori austro-russi appostati in attesa sulle mura del Castello di Pasturana. A quel tempo il castello era stato conquistato dagli austriaci che presidiavano il paese, e giungendo da Novi e da Basaluzzo tentavano di cacciare l’armata francese accerchiandola. I francesi si sono ritirati verso la campagna passando per l’unica via di fuga possibile, ovvero la scalinata del Sé. Gli austriaci dall’alto del castello riuscirono a fare una strage dei nemici.

Ancora oggi il rio Riasco, che scorre ai piedi della discesa, in paese è chiamato “rio dei morti” e la zona della battaglia “munt rusu” (collina rossa) forse a causa di questi sanguinosi scontri.

La drammaticità degli eventi è ribadita da un riscontro dell’Archivio Parrocchiale, come risulta dal registro degli Atti di Battesimo, dove don Ercole Bianchi ha scritto “li libri antichi sono stati distrutti da un ingiustissimo saccheggio degli Russi e successivamente dalli Francesi nel 1799, li 5 agosto”
 
La nota sulla prima pagina degli atti di battesimo
 
 

scritta da Padre Francesco Malvino che racconta l’evento militare più rilevante della storia locale


 


La scalinata ieri

I gradini furono aggiunti nell'ultimo tratto per colmare il dislivello rispetto alla strada provinciale, quando quest'ultima venne definitivamente tracciata con i suoi tornanti.

La scalinata oggi

Oggi, salendo dalla scalinata, possiamo ammirare il castello dei Marchesi Gavotti-Besozzi e giungere nel centro storico costeggiando l’antico pozzo, per giungere poi in Piazza Spinola, la piazza principale del paese.
Il percorso è stato inserito nel corso del 2023 nella "passeggiata di san Martino"


Contatti

  • Tel. 1